Sessanta centimetri in meno di livello del lago in 15 giorni segnano oggi il paesaggio dell’Oasi e in particolare del Cantùn. Non siamo ancora ai minimi tipici (la foto è della fine di agosto 2005) ma manca poco. Moltissime sassaie affiorano già e le alghe, che sono proliferate con il caldo di luglio, si colorano di oro al tramonto. Le sassaie sono occupate in genere da esemplari della stessa specie: ci sono quelle dei Cormorani, quelle delle Folaghe, quelle dei Germani ma non mancano le miste. Non avevo mai visto i Tuffetti “fuor d’acqua” e ora vedo anche loro sulle sassaie. Gli Aironi cenerini, a caccia di cibo, si sono diligentemente divisi le rive del Cantùn a distanze regolari come fossero partecipanti a una gara di pesca fluviale. Un gruppo di quattro Garzette si ciba davanti al Portello mentre una sulle sponde dell’Isolino, Isolino che sembra sempre più un piccolo deserto sabbioso senza le cannette. Il fango scoperto attirerà ora anche i Limicoli e qualche Piro piro sfreccia già lungo le rive. Anche quella che pareva una pianta di Ninfea “ritornata” (le Ninfee mancano da moltissimi anni) ora sta avvizzendo sul fango. Sette Nitticore sorvolano la zona dividendosi lo “spazio aereo”con un redivivo Airone bianco. E dell’Assiolo che dire? Un adulto è ancora presente nel nido ma, una delle scorse sere, almeno un pullo mi è parso affacciarsi al foro dell’ex nido di picchio dove la coppia ha nidificato: speriamo bene.
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