Un Verzellino dall’inconfondibile groppone giallo mi sfreccia via appena uscito dal cancello di casa; la femmina di Cigno sta già covando (c’è chi dice tre uova chi invece cinque), i trilli dei Tuffetti rallegrano il secco canneto, i Nibbi bruni presidiano la zona dei nidi dello scorso anno, i piccoli di Germano reale affrontano già il lago seguendo le “lezioni” di mamma. Il Cuculo, per mantenere vivo il proverbio (domani è l’otto di Aprile) sfodera il suo canto da una cima all’altra dei Pioppi già verdeggianti; due, solo due, Rondoni “spolverano” le tegole del torrione del castello volandogli rapidamente attorno. I Pipistrelli escono all’imbrunire a caccia delle prime zanzare, i depositi dell’inverno si aprono ai nuovi germogli nel sottobosco, il Biancospino imita i Prunus con i suoi bianchi ma piccoli fiori mentre i semi fioccosi dei Saliconi prendono il volo con le brezze del pomeriggio. Ma le Rondini, quelle che dovrebbero fare Primavera, dove sono? Chi le ha viste?
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