<
Login utente    
 
Dall’Oasi della Bruschera : Dopo la tempesta
Inviato da alvinio il 2013/07/13 (1258 letture)

Sotto un cielo grigio e con un tasso di umidità altissimo, cinque Nitticore sorvolano l’Oasi ripetendo il loro cupo verso quasi a censire i danni provocati dal nubifragio dello scorso mercoledì. Una candida Garzetta dall’alto di un Pioppo sembra invece fare un censimento statico.

Il carico di acqua e grandine associato al forte vento ha duramente colpito anche la zona dell’Oasi; Pioppi e Salici in particolare, ma anche Ontani, Frassini e Querce, hanno ceduto alla forza degli elementi lasciando sul terreno una notevole quantità di rami ma anche piegandosi o cedendo del tutto, sradicandosi o troncandosi a una certa altezza. I percorsi classici di visita all’Oasi sono oggi ancora ingombri della vegetazione colpita. Solo il canneto non sembra avere sofferto più di tanto.

 La vita della fauna continua; le Tartarughe dalle orecchie rosse hanno ora qualche tronco galleggiante in più sul quale riscaldarsi al sole in compagnia mentre gli Svassi nutrono ancora i piccoli che pigolano di continuo.

Le Folaghe, così come i Germani reali, escono dal canneto con i piccoli della seconda covata; la coppia di Germani che ha preso casa al "primo piano" è invece ancora in cova.

Sulle cime degli alberi le Cornacchie grigie insidiano i giovani Nibbi bruni, almeno due sono i novelli di quest’anno, pronte ad agire in gruppo e rubar loro le prede.

Dei tre "eredi" di Cigno reale ne è sopravvissuto uno solo ed è guardato a vista dagli adulti.

Le More di rovo si arrossano e qualcuna è già commestibile così come le Prugne selvatiche.

Le Gazze a terra, come mi ha insegnato mia zia, "marcano" pioggia su di un lago che ancora non scende di livello.

Così ha voluto il Regista Natura, anche ad Angera.

Stampa questa pagina Invia questa notizia ad un amico Crea un PDF di questo articolo
I commenti sono di proprietà degli autori. Si declina ogni responsibilità sul loro contenuto.
Autore Contenuto
Foto Random